top of page
HM3A8596.jpeg

COME SI VEDE UN GIOIELLO?

PRIMA DI GUARDARLO,ENTRARE IN CONTATTO, ESAMINARLO DA VICINO, É NECCESSARIO VEDERLO.

 QUALCOSA RICHIAMA L'ATTENZIONE? UN COLLO ESPOSTO, UNA MANO BENE IN VISTA, UN LUCCICHIO ALMENO, UN RICHIAMO. GUARDA!

MA NON IMPORTA COME CI SI ACCORGE, COME CI SI AVVICINA. IMPORTA RICORDARSI CHE C'È UN MOVIMENTO, QUASI UNO SFIORARSI, FORSE TOCCARSI. È UN CONTATTO, UNA COSA DA VICINO.

È TUTTO IL CONTRARIO DELLE COSE DA LONTANO, DI QUEL CHE È VISIBILE COMUNQUE, DELL'EVIDENZA DELL'IMMAGINE.

IL GIOIELLO È UN INVISIBILE CHE SI FA VEDERE A CERTE CONDIZIONI.

CRISTINA E GERHARD SI PIEGANO ALL'INELUTTABILE LEGGE DELL'INVISIBILE. PERCORRERE QUELLA STRADA DI AVVICINAMENTO, CHE SELEZIONA ALLONTANA E STANCA I PIÙ, È PRECISAMENTE QUELLO CHE VOGLIONO E IL MOTTO CHE ANIMA DA SEMPRE LA LORO IMPRESA - UDIRE LE FORME - RACCOGLIE E SINTETIZZA IL VALORE NASCOSTO DI UN LAVORO APPARTATO, I CUI PRODOTTI SI PERCEPISCONO CON ALTRI SENSI PRIMA DI VENIRE DAVVERO ALLA LUCE.

SE LE LORO SONO OPERE E COME TALI GIOIELLI D'ARTE E DUNQUE MANUFATTI CHE POSSONO VENIRE A PATTI CON I MECCANISMI DELLA RIPRODUCIBILITÀ MA NON CON QUELLI DELL'UNICITÀ E DELLA SOLITUDINE, ALLORA SONO BENVENUTE LA DISCREZIONE DEI LORO LAVORI, LA STUPEFACENTE PASTA DI CUI SONO FATTI:

LA RUVIDA SCORZA DELLE COSE, LA NATURA, LE ROCCE E I SASSI

DELLA NOSTRA VITA. 

GIAN LUIGI SARACENI

gioielli d'arte, trasformazioni di gioielli

bottom of page